Presentazione libro di Sergej Esenin “Il paese dei malfattori”

Domenica 19 febbraio alLA PerlaNera di Alessandria, via Tiziano Vecellio 2 alle ore 16.00
Presentazione del libro “Il Paese dei malfattori” di Sergej Esenin
interverrà Mario Frisetti curatore dell’introduzione del libro.
In questo periodo in cui si parla e si sparla della cultura e della storia russa ed ucraina ci è sembrato interessante proporre questo libro del noto poeta russo Sergej Esenin.
Un poema nascosto di Esenin dove il poeta fa vincere Machno contro l’armata rossa, in una tipica azione banditesca di guerriglia
partigiana. Non lo declamò mai in pubblico, il nome di Machno sarà
anagrammato in Nomach. Costerà carissimo al poeta che verrà trovato suicidato.
Con lui Isadora Duncan, Chagall, Chlébnikov, Majakowskij, futuristi e
dada. Contro di lui la nomenklatura del nuovo potere.
Libro pubblicato nell’aprile 2022

IL PAESE DEI MALFATTORI di S. ESENIN – PRESENTAZIONE a cura di Mario Frisetti – autoproduzioni Fenix

Sabato 21 gennaio 2023 – alle ore 18 – presso TORRE MAURA OCCUPATA

– via delle Averle 10 – Roma –

– 31 anni di autogestione –

si terrà la PRESENTAZIONE del POEMA di S. ESENIN dal titolo IL PAESE DEI MALFATTORI a cura di Mario Frisetti
– AUTOPRODUZIONI FENIX –

Angelo Branduardi – Confessioni di un Malandrino ( Videoclip)

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ASCOLTA il GIORNALE MALANTRINO – ogni VENERDI’ – ore: 17/18:30 – sui 105.25 fm (radio BlackOut)

radio BlackOut in streaming

CORTEO CONTRO LA REPRESSIONE

Sabato 14 Gennaio
Torino, Piazza Castello ore 15
Corteo contro la repressione
Alfredo non sarà mai solo!

L’anarchico Alfredo Cospito, con lo sciopero della fame ad oltranza che ha iniziato lo scorso 20 ottobre, sta contribuendo con la sua stessa vita alla lotta contro le torture di Stato del 41bis e dell’ergastolo ostativo.
Se il 41bis e l’ergastolo ostativo sono l’apice della persecuzione giudiziaria e  penitenziaria in questo Paese, settori sempre più ampi della società fanno i conti ogni giorno con la repressione: nelle strade, sui luoghi di lavoro, nelle carceri.
Sta a noi tutti e tutte fare propria la lotta di Alfredo, opporsi ad ogni forma di repressione, ostacolare l’inasprimento repressivo in atto.

Assemblea permanente di solidarietà ad Alfredo, contro il 41bis e l’ergastolo ostativo.

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VIDEO – the crazy marco78 – Per il centro di Torino affianco ad Alfredo…contro il 41 bis 💥🏴‍☠️💣🖤♥️🎬🎬 manifestazione per il compagno Alfredo in sciopero della fame da 90 giorni

PS Domenica 15 Gennaio: manifestazione

Ore 15 Porta Genova – Milano

https://gancio.cisti.org/event/milano-ancora-in-strada-al-fianco-di-alfredo

BALLIAMO INSIEME ♥ INSIEME LOTTIAMO Ⓐ street parade

Il nuovo decreto del governo prevede per l’organizzazione di un “raduno musicale non autorizzato” un minimo di pena sei volte superiore a quello per un sequestro di persona.

Anche tu pensi che ballare sia uno dei crimini più gravi che si possano commettere?

Secondo te per ritrovarsi insieme bisogna chiedere il permesso alle forze di polizia?

Anche tu hai paura di chi crea situazioni libere dove ci si può autogestire al di fuori delle logiche commerciali?

Vivere la musica in questi spazi è davvero un grave pericolo per l’incolumità pubblica? Tanto da meritare dai 3 ai 6 anni di carcere?

Fin dalla sua prima stesura – e nonostante le limitazioni introdotte successivamente – questo decreto ha incarnato lo scopo evidente di colpire non solo le feste, ma anche i concerti e le iniziative nei centri sociali, negli squat, in uno spazio urbano abbandonato o in un bosco, attaccando tutti gli eventi “musicali o aventi altro scopo di intrattenimento” con la scusa della “sicurezza e dell’igiene”.

Stanno plasmando un mondo in cui la nostra unica speranza è quella di sopravvivere in “sicurezza”… tra una pandemia e una guerra mondiale. Un concetto di sicurezza o di igiene evidentemente strumentale, che si traduce in un mondo in cui scuole pericolanti o farcite di amianto, fabbriche d’armi, allevamenti intensivi e depredazione del pianeta sono considerati “sicuri e igienici”… mentre ballare in una fabbrica, in un bosco, occupare una casa per un concerto o una proiezione, diventano fenomeni punibili come “minacce alla sicurezza”.

Noi vogliamo vivere, non sopravvivere.

Le feste libere sono un rituale atavico di vita, di ribellione, di autogestione e di autoproduzione: ci riappropriamo temporaneamente di luoghi abbandonati o dimenticati per costruire un nostro modo di stare insieme, un mondo diverso, realizzato con i nostri mezzi, le nostre competenze, messe in campo tanto per godere della musica che produciamo quanto per prenderci cura di chi ne abbia bisogno.

 

Un mondo di complicità senza competizione.

Un mondo in contrasto con l’asfissiante e pervasivo controllo da parte dello Stato.

 

Un mondo dove al centro non ci sia il profitto, ma le relazioni umane e la socialità che spontaneamente ogni giorno si organizza dal basso nei quartieri, sui posti di lavoro, negli spazi occupati, nelle feste.

Difendiamo insieme le nostre forme di resistenza da un mondo che ci vorrebbe individui silenziosi e omologati.

Crediamo che il nostro corpo ci appartenga in ogni momento e che ogni persona sia libera di inseguire il proprio desiderio e il proprio piacere.

 

Il decreto anti-rave vuole impedircelo, riportando ogni forma di espressione libera sotto lo sguardo severo e sorvegliante di uno Stato che tutto ascolta e tutto controlla.

Senza più spazi liberi e autogestiti di divertimento, il nostro piacere rischia di venire inscatolato in un centro commerciale.

La posta in gioco è una progressiva erosione della libertà: con un crescente arsenale di norme e leggi si cerca di punire non solo le azioni compiute, ma di cancellare identità e comunità scomode.

Il decreto “anti-rave” si inserisce in un’ondata repressiva molto più estesa tra costante compressione delle libertà e sorveglianza onnipresente.

Un’ondata letale e troppo silenziosa, che uccide soprattutto le persone marginalizzate e rese invisibili nelle carceri o alle frontiere.

Il 17 dicembre scendiamo nelle strade della nostra città con gioia e determinazione, contro l’ennesimo tentativo di criminalizzare il dissenso e soffocare le esperienze non conformi che attraversano la società.

Balliamo insieme, insieme lottiamo.

/ / Non comunicare con i giornalisti

/ / Non parlare con gli sbirri

/ / Non si accettano bandiere o simboli di partito

 

TORINO – PIAZZA STATUTO – ORE 13

pre-concentramenti ore 11.30: Palazzo Nuovo – Radio Blackout

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♥ BAROCCHIO SQUAT ♥ 30 ANNI DI OCCUPAZIONE

 

30 ANNI DI OCCUPAZIONE BAROCCHIO SQUAT
DETTAGLI dell’EVENTO:
1992/2022 30 anni di occupazione e autogestione del barocchio squat!!! 5 giorni tra laboratori di autoproduzioni.. concerti live e serate elettroniche. E’ tutto Bellavita perciò fanculo al denaro, fanculo al bar, il bar siamo tutti, perciò porta da bere e condividilo!
Giovedì 27 Ottobre giornata dedicata alle autoproduzioni e canto lirico.
Venerdì 28 Ottobre cena Bellavita in centro a Torino e rappresentazione teatrale.
Sabato 29 Ottobre street, dj set e aperitivo musicale fino a tarda sera. Dalla mezzanotte (nella sala concerti del Barocchio) concerti punk hc e dj live dark, hi tech ecc
Domenica 30 Ottobre gran risacca e pizza bellavita
Lunedì 31 Ottobre nella notte a cavallo con halloween doppia sala !! dj live tekno nella sala concerti e serata elettronica nell’officina.
Strada del barocchio 27 Grugliasco vieni a divertirti e non a rompere i coglioni!!
No fasci
No sbirri
No sessisti
bus: 17, 17/, 55, 56, 58, 58/

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IL PAESE DEI MALFATTORI – poema clandestino di S. Esenin – PRESENTAZIONE – a cura di Mario Frisetti detto Schizzo – al NABAT³

IL PAESE DEI MALFATTORI – poema clandestino di S. Esenin – PRESENTAZIONE – a cura di Mario Frisetti detto Schizzo – al NABAT³ – c/RODES 60 – HOSPITALET – CAN SERRA – BARCELONA

DOMENICA 28 AGOSTO 2022 – ORE 17 –

A SEGUIRE: APERITIVO BELLAVITA

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Angelo Branduardi – Confessioni di un Malandrino ( Videoclip)

Where Do You Draw the Line Between Art and Politics? – pubblicazione di Davide Tidoni

Where Do You Draw the Line Between Art and Politics?

consiste in una serie di interviste a persone che sono attive a vario titolo nell’intersezione tra arte e politica.

Posizionata a cavallo tra documentazione storica, memoria politica,
riflessione dialogica e supporto motivazionale, la pubblicazione si
focalizza sulle esperienze, l’impegno e i sentimenti che animano le
priorità estetiche negli spazi sociali, sia all’interno che all’esterno
delle istituzioni artistiche; è una raccolta pensata per ispirare e
incoraggiare la politicizzazione dell’estetica, in contrasto con
l’estetizzazione della politica.

Le persone intervistate sono: Pietro Perotti, operaio Fiat autodelegato
alla comunicazione operaia; Lucia Farinati, ricercatrice, attivista e
curatrice indipendente; due membri anonimi di un collettivo hacker che lavora nel campo della tecnologia e dello spazio urbano; Errico Canta Male, cantautore; Mario “Schizzo” Frisetti e Luca Bruno dei Torino Squatters.

D.Tidoni – Where Do You Draw the Line Between Art and Politics – 2021

Sito Davide Tidoni

IL PAESE DEI MALFATTORI di S. ESENIN – PRESENTAZIONE a cura di Mario Frisetti – autoproduzioni Fenix

DETTAGLI:

Martedì 21 giugno 2022 – alle ore 18 e 30 – presso LA BARCA OCCUPATA
si terrà la PRESENTAZIONE del POEMA di S. A. ESENIN dal titolo IL PAESE DEI MALFATTORI a cura di Mario Frisetti
– AUTOPRODUZIONI FENIX –
Bruno Panebarco – autore di Fedeli alla roba – presenta il curatore del libro
Alcune poesie di Esenin saranno declamate da due lettrici: Paola e Cristina