



… Eppure mi piace sognare…
è il titolo dello spettacolo per voci recitanti e canti di lotta: è un intreccio tra testo e canti, ideato da Monica Molinari con la collaborazione di Gualtiero Calligaris che verrà rappresentato in anteprima la sera del compleanno di Leonard Peltier, 12 Settembre h 20, nell’inconsueto scenario del Presidio SOLE e BALENO a San Giuliano, Susa.
Il testo, scritto con l’ausilio del libro “Fogli dal carcere” di Nicoletta Dosio e “La mia danza del sole” di Leonard Peltier, è un dialogo tra tre personaggi:
LEONARD PELTIER: interpretato da Renato Sibille
NICOLETTA DOSIO: interpretata da Elena Garberi
MAGISTRATO: interpretato da Barbara Canova Ferrari
I Canti di lotta sono eseguiti dal Cor’okkio
Leonard Peltier compie 80 anni
Tradotto ingiustamente in carcere nel febbraio 1976
Lo spettacolo verrà replicato domenica 15 settembre ore 10.30 in Via San Lorenzo 51 a Bussoleno davanti alla casa di Nicoletta Dosio perchè trovandosi di nuovo in detenzione, sebbene ai domiciliari, non ha avuto il permesso di assistere allo spettacolo.

UN CARNEVALE PER SOLE E BALENO
Ore 20:00 Tapas bellavita;
Ore 21:00 inizio spettacolo:
Una ragazza e un ragazzo, due anarchici, vittime di un meccanismo implacabile che li accusò con prove granitiche – poi rivelatesi inesistenti – di un misfatto gravissimo; e che li usò per criminalizzare agli occhi dell’opinione pubblica, in un sol colpo, anarchici, squatter e attivisti NO TAV. Una delle pagine più buie della storia della Repubblica Italiana, inchiavardata alla morte di due giovani innocenti.
Tutto questo prova a evocare il copione “Un carnevale per Sole e Baleno”: lo fa invitando a uno sguardo largo, che affronti la complessità ed eserciti il gusto di pensare; e usi la memoria per ridare dignità a chi la merita e per riflettere su rischi e analoghe tragedie del presente.
I due anarchici, occupanti di case sfitte, sono Maria Soledad Rosas detta Sole e Edoardo Massari detto Baleno, che nel 1998 vengono arrestati insieme a Silvano Pelissero per “attentati contro il TAV”: l’accusa, pesantissima, è di associazione eversiva con finalità di terrorismo. Silvano Pelissero sarà totalmente prosciolto da quell’accusa nel 2001. Sole e Baleno non potranno esserlo, perché morti entrambi “suicidi” a pochi mesi di distanza una dall’altro.
L’autore sperimenta pubblicamente la sua drammaturgia (strad-rama) tramite una lettura teatrale e, per farlo, chiede aiuto a lettrici e lettori estemporanei.


Dalle ore 12:00 ai giardini (ir)reali davanti Fenix:
Dalle ore 20:00 al Barocchio squat (strada del barocchio 27 Grugliasco:
Durante la guerra, Alberto e Natalino, legati da forte amicizia, hanno condiviso l’esperienza partigiana sulle montagne del Piemonte. Oggi, anziani, hanno vite diverse: Natalino vive da tempo solo in un vecchio borgo quasi disabitato, Alberto è in un pensionato dove trascorre l’estate. Natalino viene contattato da un ricercatore universitario e durante un’intervista rievoca il periodo della resistenza. Alberto entra in confidenza con un’altro ospite del pensionato, Umberto, un coetaneo costretto sulla sedia a rotelle. Ecco in flashback immagini di partigiani in fuga nei boschi durante un rastrellamento. Insieme a Natalino e Alberto c’è Silurino, gravemente ferito. Trasportare lui e gli altri non è più possibile. Natalino va in cerca di aiuto, Alberto resta con gli altri e, dopo un po’, si allontana per vedere se l’amico è di ritorno. Sta per recuperare la posizione, quando arrivano le brigate nere. Da dietro i cespugli, Alberto assiste al massacro di Silurino e dei compagni. Nel pensionato un giorno Alberto fa una scoperta inattesa: Umberto è l’ufficiale delle brigate nere responsabile di quell’eccidio nei boschi. Sconvolto, Alberto corre a rivelare tutto a Natalino. Non c’è che una soluzione: uccidere Umberto. Insieme preparano l’agguato, ma sono lenti e goffi, e il piano non riesce. Vengono portati via dai carabinieri, ma dentro di loro hanno verificato che lo spirito di ribellione è rimasto intatto.



